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Come aprire un Impianto per esercizio attività motoria
I seguenti documenti possono essere ridotti a seconda della tipologia della palestra.
Impianto per l'esercizio di attività motoria ricreativa.
In caso di controlli bisogna essere in possesso di:
documento di valutazione dei rischi (DVR) con tutti i relativi adempimenti (nomina RSPP,
RLS, Addetto Primo Soccorso, Addetto Antincendio Evacuazione, formazione lavoratori);
S.C.I.A. Segnalazione Certificata di Inizio Attività
art.65 D.Lgs. 81/2008 per attività lavorativa nei locali cantinati o semicantinati;
copia di polizza assicurativa di responsabilità civile e professionale verso terzi;
requisiti dello staff: iscrizione all’albo tecnico nazionale di ogni istruttore;
planimetria generale dei locali;
dichiarazione di conformità ai sensi della Legge n. 46 del 5 marzo 1990 e relativa agli impianti tecnologici e, in particolare, elettrici e dell'aria;
relazione tecnica descrittiva redatta da un professionista abilitato dalla quale risulti laconformità dell'impianto alla normativa;
certificato di agibilità dei locali;
valutazione dell'impatto acustico;
parere dell'autorità sanitaria di vigilanza in merito ai requisiti igienici dell'ambiente (modello A4);
dichiarazione di accettazione dell'incarico da parte del direttore tecnico e del responsabilesanitario;
elenco scritto delle attività svolte.
Domanda di attribuzione del numero di partita Iva;
dichiarazione di inizio attività all'Agenzia delle entrate;
Autorizzazione sanitaria, riferita ai locali, rilasciata dalla competente Azienda Sanitaria Locale;
Certificato prevenzione incendi, rilasciato dal comando provinciale dei vigili del fuoco (ai sensi del D.P.R. 151/2011 se la capienza è superiore alle 100 persone ovvero la superficie lorda superiore a mq 200);
I locali dove si svolge l’attività di palestra per privati devono avere una destinazione d'uso compatibile con quella prevista dal piano urbanistico comunale. Devono essere rispettate le norme e le prescrizioni specifiche dell’attività (urbanistica, igiene pubblica, igiene edilizia, tutela ambientale, tutela della salute nei luoghi di lavoro, sicurezza alimentare, regolamenti locali di polizia urbana annonaria). Se non è garantita una sufficiente ventilazione naturale, per svolgere l'attività è inoltre necessario installare un impianto di ventilazione meccanica, rispettando i requisiti stabiliti dal Decreto Ministeriale 01 febbraio 1986 e le norme CEI relativamente all'impianto elettrico (Decreto Ministeriale 22 gennaio 2008, n. 37). L'attività, inoltre, deve avvenire nel rispetto dei limiti previsti dalla normativa vigente in materia di inquinamento acustico. Se la palestra ha una capienza superiore a 100 persone oppure ha una superficie lorda superiore a 200 m2 occorre presentare apposita documentazione relativa al rischio incendio (Decreto del Presidente della Repubblica 1 agosto 2011, n. 151). SICILIA - L.R. 29 dicembre 2014, n. 16: Norme in materia di promozione e tutela dell'attività fisico-motoria e sportiva.
Impianto per l'esercizio di attività motoria ricreativa.
In caso di controlli bisogna essere in possesso di:
documento di valutazione dei rischi (DVR) con tutti i relativi adempimenti (nomina RSPP,
RLS, Addetto Primo Soccorso, Addetto Antincendio Evacuazione, formazione lavoratori);
S.C.I.A. Segnalazione Certificata di Inizio Attività
art.65 D.Lgs. 81/2008 per attività lavorativa nei locali cantinati o semicantinati;
copia di polizza assicurativa di responsabilità civile e professionale verso terzi;
requisiti dello staff: iscrizione all’albo tecnico nazionale di ogni istruttore;
planimetria generale dei locali;
dichiarazione di conformità ai sensi della Legge n. 46 del 5 marzo 1990 e relativa agli impianti tecnologici e, in particolare, elettrici e dell'aria;
relazione tecnica descrittiva redatta da un professionista abilitato dalla quale risulti laconformità dell'impianto alla normativa;
certificato di agibilità dei locali;
valutazione dell'impatto acustico;
parere dell'autorità sanitaria di vigilanza in merito ai requisiti igienici dell'ambiente (modello A4);
dichiarazione di accettazione dell'incarico da parte del direttore tecnico e del responsabilesanitario;
elenco scritto delle attività svolte.
Domanda di attribuzione del numero di partita Iva;
dichiarazione di inizio attività all'Agenzia delle entrate;
Autorizzazione sanitaria, riferita ai locali, rilasciata dalla competente Azienda Sanitaria Locale;
Certificato prevenzione incendi, rilasciato dal comando provinciale dei vigili del fuoco (ai sensi del D.P.R. 151/2011 se la capienza è superiore alle 100 persone ovvero la superficie lorda superiore a mq 200);
I locali dove si svolge l’attività di palestra per privati devono avere una destinazione d'uso compatibile con quella prevista dal piano urbanistico comunale. Devono essere rispettate le norme e le prescrizioni specifiche dell’attività (urbanistica, igiene pubblica, igiene edilizia, tutela ambientale, tutela della salute nei luoghi di lavoro, sicurezza alimentare, regolamenti locali di polizia urbana annonaria). Se non è garantita una sufficiente ventilazione naturale, per svolgere l'attività è inoltre necessario installare un impianto di ventilazione meccanica, rispettando i requisiti stabiliti dal Decreto Ministeriale 01 febbraio 1986 e le norme CEI relativamente all'impianto elettrico (Decreto Ministeriale 22 gennaio 2008, n. 37). L'attività, inoltre, deve avvenire nel rispetto dei limiti previsti dalla normativa vigente in materia di inquinamento acustico. Se la palestra ha una capienza superiore a 100 persone oppure ha una superficie lorda superiore a 200 m2 occorre presentare apposita documentazione relativa al rischio incendio (Decreto del Presidente della Repubblica 1 agosto 2011, n. 151). SICILIA - L.R. 29 dicembre 2014, n. 16: Norme in materia di promozione e tutela dell'attività fisico-motoria e sportiva.
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Avv Stefano Pellacani
Avvocato del Foro di Lucca, dottore di ricerca con curriculum in diritto sportivo, docente della Scuola Regionale Toscana dello sport, membro della scuola palermitana di diritto sportivo, collabora con l’ateneo di Pisa e di Firenze, nell’ambito del diritto privato e del management sportivo, come docente a contratto sui profili della responsabilità nello svolgimento dell'attività sportiva.
Avrai la possibilità di contattare i nostri legali per quesiti inerenti alle questioni giuridiche sottese allo svolgimento dell’attività di Chinesiologo o Docente di Educazione Fisica.
Mettiti in contatto con i legali del CISM avvstefanopellacani@gmail.com e scopri come aprire un Impianto per esercizio attività motoria.
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Avv Stefano Gianfaldoni
Avvocato del Foro di Pisa; of counsel dello “Studio Legale e Tributario Tonucci & Partners”; professore a contratto di ”Pianificazione e programmazione dell’attività sportiva” nel Corso di Laurea in Scienze Motorie l’Università di Pisa; componente del Tribunale Federale - Federazione Ciclistica Italiana; coordinatore per la Toscana dell’Associazione Italiana Avvocati dello Sport; esperto della Scuola Regionale dello Sport - C.O.N.I. Toscana; referente giuridico del Comitato Italiano Paralimpico - Comitato Regionale Toscana; componente del Comitato di Redazione “Rivista Diritto ed Economia dello Sport”.
Avv. Priscilla Palombi
Avvocato del Foro di Roma e responsabile dell’ufficio legale del Dipartimento Dilettanti e Calcio Femminile dell’Associazione Italiana Calciatori, nonché fiduciario dell’Associazione Italiana Calciatori.
Componente della commissione minori stranieri FIGC
Docente di diritto sportivo nei master di diverse università e del corso Agenti Sportivi - Scuola dello Sport Coni 2019/2020/2021
Relatrice per la Commissione affari Costituzionali del Senato della Repubblica nel dicembre 2021 per l’inserimento dello “Sport” all’interno della Costituzione Italiana
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Docente di diritto sportivo nei master di diverse università e del corso Agenti Sportivi - Scuola dello Sport Coni 2019/2020/2021
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